Corrispondenza con ingegneri del settore
Sono riuscito ad avere un contatto da una ditta di Modena che si occupa della progettazione di motori. Ho inviato una breve relazione ed un loro ingegnere molto gentile e competente che ringrazio mi ha inviato le sue considerazioni. Di seguito pubblico tutto sperando vogliate iniziare una discussione in quanto sono interessato a TUTTI i pareri.Grazie .(considerazioni in grassetto)
Sostanzialmente si tratta di 3 gruppi termici disposti in sequenza che effettuano a fasi sfalsate di 120° gli uni dagli altri le seguenti fasi. Mi pare che il motore globalmente non è equilibrato alle forze ed ai momenti generati dai manovellismi, quindi dovrebbe prevedere opportune maschette ed alberi controrotanti per attenuare le vibrazioni. - l' aspirazione è sempre effettuata nel carter durante il movimento di salita del pistone ed è regolata da una valvola che può essere sia a lamelle oppure a fungo comandata dalla conformazione della manovella che diventa come fosse un albero a camme Ottima idea sfruttare il carter/pompa per aumentare la pressione di alimentazione, vedo una possibile criticità però sul moto della carica fresca nel cilindro per una corretta combustione (moto di tumble annullato) -quando il pistone inverte la sua corsa tale valvola si chiude ma se ne apre una sulla testa del cilindro in contatto con lo stesso carter ( comandata sempre dal profilo della manovella) che quindi forza la carica all' interno del cilindro successivo. Da notare che il pistone ha due alesaggi differenti e quello verso il carter è superiore . Questo da diversi vantaggi : a parità di corsa il volume d' aria spostato è superiore quindi si può effettuare un buon lavaggio della carica combusta in quanto l' immissione è nella testa e la luce di scarico si trova nella parte bassa del cilindro come di prassi nei 2 tempi. - inoltre questo doppio alesaggio mi consente che si crei una camera a tenuta stagna ma di volume variabile tra i due alesaggi durante il movimento del pistone. per questo in quella zona mi si crea una depressione quando il pistone scende . Se applico opportune valvole e nebulizzo in quella zona una nebbia di aria e olio questa andrà proprio nella zona di lavoro delle fasce elastiche, quando poi il pistone inverte la direzione mi diventa una pompa visto che spingerà tale nebbia attraverso opportuni passaggi nel pistone, spiotti , e manovella fino a scaricarsi alla fine dell' albero motore andando così a lambire tutte le parti a strisciamento. Chiaramente dovrà essere anche questo n circuito chiuso e a riciclo. Interessante, bisognerà approfondire anche il comportamento dei segmenti all'interno delle sue sedi a causa di questa camera a volume variabile -avendo la parte calda (testa) in contatto con la fredda (carter) questo motore presumibilmente potrebbe funzionare con raffreddamento ad aria inoltre per quanto descritto non dovrebbe necessitare di pompa di lubrificazione e del turbo visto che dimensionando opportunamente il pistone avremmo già una sovralimentazione. Non trascuri la realtà che la parte interna del motore "triangolo" sarà nettamente più calda causando gradienti termici all'interno del cilindro.
Ciao, sono ......., ingegnere meccanico, laureato da poco. Ho letto la sezione commenti, così provo a contribuire anche io nel mio piccolo:
1) "ASPIRAZIONE è sempre effettuata nel carter durante il movimento di salita del pistone, è regolata da una valvola....mandata dalla conformazione della manovella la quale si comporta come un albero a camme-quando il pistone inverte la sua corsa tale valvola si chiude ma se ne apre una sulla testa del cilindro in contatto con lo stesso carter....che quindi forza la carica all' interno del cilindro successivo." Come puoi vedere anche dall'animazione ci sono delle fasi in cui il pistone in espansione continua a scendere mentre quello in compressione sale, secondo me la cosa va studiata adeguatamente, sia in termini di pressione nei vari compartimenti del cilindro sia in termini di quantià di aria immessa nel cilindro.
2) "Questo da diversi vantaggi : a parità di corsa il volume d' aria spostato è superiore" quest'effetto non è gratis, se si ipotizza che le perdite nei condotti siano analoghe, viene assorbito un lavoro maggiore durante il travaso della carica dal carter rispetto ad un classico due tempi, anche questo deve essere tenuto adeguatamente in considerazione. L'effetto "sovralimentazione" in questo caso viene in pratica ottenuto direttamente a spese del lavoro utile (analogamnete ai compressori volumetrici meccanicamente vincolati all'albero), non viene ottenuto recuperando l'entalpia persa nei gas di scarico, questo potrebbe annullare tutti gli altri benefici potenziali del motore in termini di efficienza (da studiare approfonditamente).
3) "Se applico opportune valvole.......quando poi il pistone inverte la direzione mi diventa una pompa visto che spingerà tale nebbia attraverso opportuni passaggi nel pistone....fino a scaricarsi alla fine dell' albero motore andando così a lambire tutte le parti a strisciamento." A riguardo la mia paura è che quella camera stagna diventi un elemento estremamente dissipativo, se fosse totalmente stagna non lo sarebbe, ma il fatto di prevedere dei fori di passaggio dell'aria la rende di fatto un grosso ammortizzatore ad aria (chiaramente la questione va studiata a dovere)
Immagino sono tutte considerazioni già fatte, altrimenti sono ben contento di aver dato un mio contributo.
Ciao e in bocca al lupo