CHI SONO
mi chiamo Remo Saleri , sono perito meccanico e disegnatore. Da sempre sono appassionato di motori in particolare quelli per motociclette e questa mia passione ,comune a molte persone , mi ha anche portato a smontare e rimontare diversi motori. La curiosità e l' arte di arrangiarsi che la mia famiglia mi ha trasmesso mi ha portato a armeggiare con motori a volte con esiti disastrosi ma a volte incoraggianti. Mentre stavo leggendo un articolo sui motori sovralimentati sulla rivista "Motociclismo" è scaturita in me una domanda: da quando è nato nel 1853 il motore è rimasto pressoché uguale nella sua struttura di base ( derivata sostanzialmente dai motori a vapore ) mentre sono stati fatti notevoli sviluppi per quanto riguarda l' ottimizzazione della miscela e lo studio delle turbolenze ( ad esempio grazie agli iniettori o all' adozione di 4 o 5 valvole in testa). Tutto questo ha portato i progettisti a doversi confrontare con problemi sempre maggiori dovuti alla necessità di dover inserire molti componenti in spazi molto ridotti e progetti molto complessi. Allora mi sono chiesto:
E SE FOSSE IL CASO DI FERMARE LE BOCCE E FARE UN PASSO INDIETRO ?